Il lupo e cappuccetto rosso, nell’opera di El Niño 76 che si affaccia sul fiume, sulla destra, sembrano dare il benvenuto all’inferno.

© Donata Cucchi
Non so cosa fa l'arte alle persone che la guardano, ma salva quelle che la fanno, Maurizio Cattelan (da «33 artisti in 3 atti», Sarah Thorton, Feltrinelli 2015)
Il lupo e cappuccetto rosso, nell’opera di El Niño 76 che si affaccia sul fiume, sulla destra, sembrano dare il benvenuto all’inferno.
Charleroi è un posto talmente ostile che sembra la parodia della città malfamata, sembra Gotham City. Non c’è nessuno in giro, solo pochi soggetti malandati, o pessimi; in genere uomini. Le piazze sono sventrate, come a L’Aquila. I negozi vuoti. I palazzi inagibili e grigi. Questo viale tra la stazione e il fiume è l’unico in cui mi sia sentita di tirare fuori la macchina fotografica.
La città ha tassi di disoccupazione molto alti, e quasi la metà della popolazione non ha un titolo di studio. Non ero mai stata in un luogo così deprimente, così perduto.