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Mese: marzo 2017
Maestà
Ecco, invece questi qui potrebbero andare alla guerra. Condottieri, sono.
ogni tanto mi chiedo
Ogni tanto mi chiedo: ma mi faranno bene tutti questi alberi?!
Poi ne arriva uno così, tutto speranzoso di piccoli germogli forti, e penso che sì, mi fanno bene questi alberi.
sulla ripetizione, che non è ripetersi
«Per me la ripetizione è essenziale», Irma Blank
Anche questa foto del lago di Como è stata scattata ad Argegno, come quella che la precede. E anch’io, che pure dell’artista ho solo il tentativo, ripeto, potenzio, esploro, cerco. Se rallenti fin quasi a fermarti, sei costretto a esplorare.
La scoperta del lago
«La bellezza è sempre tragica e trasmetterla è un fatto privato. Ti prende come una specie di raptus e allora devi dipingere. La bellezza, in qualche modo oscuro, è il mistero della vita e della morte».
Ennio Morlotti
La foto è stata fatta ad Argegno ed è uno scatto del lago di Como, misterioso luogo di pace.
Accadde per continuità
«Come accadde tutto questo? A che cosa mi arrendevo? Non accadde per scelta o per convinzione di idee, né per mia propria persuasione, né per quella degli altri. Accadde piuttosto per continuità, tutta una vita di incontri, di fatti, di eventi. Incontri ed eventi che avevo respinto o dimenticato o ai quali avevo obbedito senza capire; i quali, dopo lo scorrere via di quella mia esperienza che non era durevole, ora diventavano operativi e decisivi. Rimasi nudo come un setaccio che teneva soltanto sassi, passi della mia realtà».
William Congdon
(in «Congdon. Una vita», di F. Licht, P. Selz e R. Balzarotti, Jaca Book Milano 1992)
work in progress
Continuo a fotografare la cima degli alberi, i rami, le foglie, la parte alta del tronco.
E della donna (cioè di me) il busto, i capelli, le mani. Le radici, mie e degli alberi, non mi chiamano, per ora.
Dell’albero osservo ammirata l’estensione, il tendere al cielo, le aspirazioni di luce.
Di me amo i capelli che chiamano e nascondono, le mani che proteggono, la libertà di chiudere e aprire. Più l’ombra, forse, della luce.
cime tempestose
Accoglienti, inseparabili, vaste. E un po’ spaventose.