«Come accadde tutto questo? A che cosa mi arrendevo? Non accadde per scelta o per convinzione di idee, né per mia propria persuasione, né per quella degli altri. Accadde piuttosto per continuità, tutta una vita di incontri, di fatti, di eventi. Incontri ed eventi che avevo respinto o dimenticato o ai quali avevo obbedito senza capire; i quali, dopo lo scorrere via di quella mia esperienza che non era durevole, ora diventavano operativi e decisivi. Rimasi nudo come un setaccio che teneva soltanto sassi, passi della mia realtà».
William Congdon
(in «Congdon. Una vita», di F. Licht, P. Selz e R. Balzarotti, Jaca Book Milano 1992)