Inizia il 2017.
Liberi tutti!
Questo auguro, questo sento. Liberi da noi stessi, dalle parti pigre e da quelle senza immaginazione. Liberi dai legami impastati col risentimento, dove sorrisi non ce n’è più. Liberi dal carisma di quel circo che è la nostra contemporanea civiltà assurda. Liberi di tenere un livello alto nell’estetica, nella morale, nella vastità del sentire. Liberi dalle colpe – ammettendole. Liberi dalla rabbia – con la gioia, la bellezza, le lacrime, le risate. Io vado: piedi forti, panorami vasti. E, se possibile, un mare.