Mi arrivano, gli alberi, misteriosi come le parole della canzone «Ma chi ha detto che non c’è?», di Gianfranco Manfredi, un ambiguo tuffo nel ’77. Che cos’è che sembra mancare e invece c’è? Nel calore del tuo seno. Sta nel sogno dei teppisti e nei giochi dei bambini. Nella fabbrica deserta. Sta nel mitra lucidato, anche. Sta nel prendersi la merce, sta nel prendersi la mano. E poi, durissimo: e tirare i sampietrini nell’incendio di Milano. È la vita con il suo struggente, violento, multiforme richiamo.
La vita per me è tenera in questo autunno dolcissimo.
Ho fatto tanto spazio. Ho rinunciato per capire fino a che punto si può portare la sottrazione – fino a che punto, se intanto resta la fiamma. Ora, ora che sono approdata in un posto per me, come un’onda – però mondata – torna tutto quello che del mondo ho amato. E mi risveglio come creatura terrena, ambiziosa, viva.