– Ora andiamo, che la calura si è fatta più mite.
– Ma non è giusto pregare gli dei di qui, prima di incamminarsi?
– Come no.
– Caro Pan, e voi altri dei che siete qui, datemi la possibilità di diventare bello in ciò che ho dentro, e quel che ho fuori sia in armonia con ciò che ho dentro.
Ricco io ritenga il sapiente, e che io possa avere una quantità di oro quale non potrebbe prendere e portar via nessun altro, se non il temperante.
Abbiamo bisogno di altro, Fedro? Per me si è pregato nella giusta misura.
– Prega anche con me per tutto questo. Infatti, sono comuni le cose degli amici.
Platone, «Fedro»
© Donata Cucchi