
© Donata Cucchi
Non so cosa fa l'arte alle persone che la guardano, ma salva quelle che la fanno, Maurizio Cattelan (da «33 artisti in 3 atti», Sarah Thorton, Feltrinelli 2015)

© Donata Cucchi
«La geometria frattale sembra descrivere le forme e le configurazioni naturali in modo più succinto ed esteticamente più valido rispetto alla geometria euclidea tradizionale».
Peitgen, Jürgens e Saupe, Chaos and Fractals, 2° ed. Springer 2004

© Donata Cucchi
– Ora andiamo, che la calura si è fatta più mite.
– Ma non è giusto pregare gli dei di qui, prima di incamminarsi?
– Come no.
– Caro Pan, e voi altri dei che siete qui, datemi la possibilità di diventare bello in ciò che ho dentro, e quel che ho fuori sia in armonia con ciò che ho dentro.
Ricco io ritenga il sapiente, e che io possa avere una quantità di oro quale non potrebbe prendere e portar via nessun altro, se non il temperante.
Abbiamo bisogno di altro, Fedro? Per me si è pregato nella giusta misura.
– Prega anche con me per tutto questo. Infatti, sono comuni le cose degli amici.
Platone, «Fedro»

© Donata Cucchi
© Donata Cucchi

© Donata Cucchi
Nel freddo luminoso che imbrunisce, con l’odore buono delle cose andate a morire.

Uno dei miei alberi è finito sulla copertina di un manuale di neurobiologia. L’albero-dendrite, ovviamente.

Mi arrivano, gli alberi, misteriosi come le parole della canzone «Ma chi ha detto che non c’è?», di Gianfranco Manfredi, un ambiguo tuffo nel ’77. Che cos’è che sembra mancare e invece c’è? Nel calore del tuo seno. Sta nel sogno dei teppisti e nei giochi dei bambini. Nella fabbrica deserta. Sta nel mitra lucidato, anche. Sta nel prendersi la merce, sta nel prendersi la mano. E poi, durissimo: e tirare i sampietrini nell’incendio di Milano. È la vita con il suo struggente, violento, multiforme richiamo.

La vita per me è tenera in questo autunno dolcissimo.
Ho fatto tanto spazio. Ho rinunciato per capire fino a che punto si può portare la sottrazione – fino a che punto, se intanto resta la fiamma. Ora, ora che sono approdata in un posto per me, come un’onda – però mondata – torna tutto quello che del mondo ho amato. E mi risveglio come creatura terrena, ambiziosa, viva.
L’ulivo e il suo cielo.

Ph. Donata Cucchi: «resistenze», 2017
L’aspetto più interessante della capacità d’adattamento dell’olivo è la sua resistenza alla siccità anche quando si protrae per molti mesi.

Ph. Donata Cucchi: «Benedetta», 2017