«Ha appena finito questa preghiera, che un pesante torpore le pervade le membra, il petto tenero si fascia di una fibra sottile, i capelli si allungano in fronde, le braccia in rami; il piede, poco prima così veloce, resta inchiodato da pigre radici, il volto svanisce in una cima. Conserva solo la lucentezza».
Ovidio, «Metamorfosi» libro I, trad. Piero Bernardini Marzolla